TRADIZIONI MAGICHE DI PIANTE, ARBUSTI E FIORI DI CLAUDIO MARCHIARO
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TRADIZIONI MAGICHE DI PIANTE, ARBUSTI E FIORI DI CLAUDIO MARCHIARO

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TRADIZIONI MAGICHE DI PIANTE, ARBUSTI E FIORI DI CLAUDIO MARCHIARO
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"Tradizioni Magiche di Piante, Arbusti e Fiori" è un vero e proprio manuale pratico di Magia naturale.

La natura, per l’uomo antico, contiene tutte le cose essenziali di cui abbisogna per la sua salute e il suo benessere e che gli servono per difendersi da qualsiasi forza avversa, fornendogli gli elementi di protezione e di attacco più efficaci.

gni calamità ha il suo antidoto e la sua prevenzione specifica in una pianta, un’erba o una pietra e, naturalmente, crede nell’intervento di uno spirito che agirà su di esso, che combatterà e vincerà per l’uomo che sarà stato capace di entrarne in contatto.

I primi templi, i primi luoghi religiosi, furono proprio i boschi o meglio, le piccole radure che si aprivano nell’intrico degli alberi, così come la maggior parte degli antichi Dei uscì dalle profondità delle foreste: l’alloro venne consacrato ad Apollo, l’olivo a Minerva, il mirto a Venere...

L’uomo antico, quando si inoltrava nella foresta, penetrava nel profondo cuore della natura, entrando in contatto diretto con forze soprannaturali che lì, nei loro dominii, lo circondavano: ogni lembo della foresta, per la presenza visibile o invisibile di dei e di spiriti, era sacro.

Anche l’uomo moderno, trovandosi tra il verde delle foglie o sotto la chioma ombrosa degli alberi, sente come una sorta di protezione; avverte inconsciamente di essere penetrato in una dimensione diversa da quella quotidiana.

Un albero è un essere vivente: cresce e fiorisce, produce frutti, geme e versa lacrime quando è tagliato; si intristisce e muore.

I Druidi, sacerdoti dei Celti, dicevano: “quando si abbatte una quercia, prima di cadere, lancia una specie di stridio, un lamento, come se il genio o lo spirito dell’albero si lamentasse”, proprio perché nelle religioni dei celti si credeva che ogni pianta avesse un’anima.

L’uomo di oggi invece, abitante di città o metropoli, ha perso quasi ogni contatto con gli alberi, spesso non sa nemmeno distinguere una specie dall’altra. Le piante sono organi viventi sofisticati, dotati di intelligenza, apprendimento e memoria. Senza gli alberi, il nostro pianeta sarebbe una sterile distesa desertica e, senza di loro, anche per l’uomo sarebbe impossibile avere un futuro.


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