IL GRANDE LIBRO DELLA DIVINAZIONE DI BETTINA TEGTMEIER
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IL GRANDE LIBRO DELLA DIVINAZIONE DI BETTINA TEGTMEIER

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IL GRANDE LIBRO DELLA DIVINAZIONE DI BETTINA TEGTMEIER
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Da quando l’essere umano ha sviluppato il senso del tempo e del futuro non ha mai smesso di indagare l’ignoto che gli si pone davanti tramite l’arte di consultare oracoli. Un’arte antica quanto l’umanità stessa.

La divinazione concerne tutto ciò che lo spirito umano non può sapere tramite le sue forze: il futuro, ignoto e potenzialmente pieno di pericoli, ma anche il passato e il presente, al fine di programmare il suo modo di agire. Oracoli e i sistemi di divinazione sono da sempre presenti in tutte le culture: sia primitive che altamente evolute.

Già 5.000 anni prima di Cristo i Caldei avevano sviluppato sistemi divinatori di astrologia e chiromanzia, gli Egizi praticavano mantiche quotidiane e nel culto di Iside interpretavano i sogni, dei Greci ricordiamo il famoso oracolo di Delfi, i Romani si dedicavano a varie tecniche divinatorie, come ad esempio la lettura del volo degli uccelli.

"Il Grande Libro della Divinazione" di Bettina Tegtmeier è un’opera di riferimento che descrive l’interpretazione degli oracoli come scienza individuale dell’essere. La versione originale è apparsa in tedesco presso l’editore Ansata Verlag ed è stata mirabilmente tradotta da Stefania Bonarelli che ha saputo renderlo un testo divulgativo, chiaro, affascinante e mai pedante.

Vengono messe a confronto varie tecniche di predizione, dalle più conosciute come l'I:Ching, i Tarocchi, la chiromanzia, la cartomanzia, le rune, la numerologia, i sogni premonitori ad altre meno famose come ad esempio l'interrogazione dell'albero, del fiore, degli elementi, i viaggi spirituali, la medianità al servizio dell'arte divinatoria, le conchiglie (metodo africano) e altri oracoli popolari. Per ogni metodo descritto, viene data un’esaustiva spiegazione e un esempio.

C’è inoltre un discorso molto interessante sul rapporto tra i governi e le masse a proposito della divinazione. Esso viene spiegato molto bene nell’introduzione al libro:

“Sistemi di governo autoritari e religioni, gelosi del loro sapere e del loro potere sulle masse, le caste dei sacerdoti e dei politici, hanno capito ben presto la forza dirompente contenuta nell'interrogazione diretta dell'oracolo: chi si rivolge al destino senza intermediari, chi cerca di scoprire cosa succede « dietro le quinte », non si lascia più manovrare, dominare e governare facilmente come vorrebbero i rappresentanti dell'establishment.

Poiché l'arte divinatoria contiene sempre un elemento anarchico - in quanto sul piano ideale mette l'uomo in contatto diretto con le forze del destino, gli consente di accedere direttamente alla sua verità, al suo destino personale - i mezzi miranti a proibirne l'esercizio sono stati spesso particolarmente violenti.

Già nell'Antico Testamento (5 Mosè, 13,6) i profeti e gli interpreti dei sogni vengono minacciati di morte, sorte che nella Roma di Costantino (ca. 285-337) era riservata anche agli astrologi. Nella Divina Commedia gli indovini sono relegati all'inferno; la storia del Medioevo è costellata di persecuzioni non solo contro le streghe, «alleate di Satana», ma anche contro i profeti e i maghi di ogni specie. La Chiesa ha cercato ripetutamente di sopprimere discipline quali l'astrologia e la cartomanzia, di marchiare d'infamia ogni tipo di attività mantica, definendola «opera del Demonio» - e non di rado alle argomentazioni seguivano le vie di fatto, si è arrivati ad uccidere.”

Prima di iniziare ad approcciarsi a qualsiasi oracolo però l’autrice ci avverte:

“Noi dobbiamo avere fiducia nell'oracolo e accettare i suoi consigli. Se non siamo disposti a dargli fiducia esso ci deluderà o ci indurrà in errore. Dobbiamo imparare a farne un uso costruttivo, ad affrontare con consapevolezza i responsi apparentemente negativi, che ci imbarazzano, altrimenti non raggiungeremo mai l'autoconoscenza, ma ci limiteremo ad assecondare i nostri desideri e ad eludere il confronto con quelli che sono i fattori «negativi» in noi e intorno a noi. L'oracolo riflette la nostra personalità e la nostra situazione, il presente e le tendenze per il futuro, e lo fa in modo del tutto imparziale, comportandosi esattamente come uno specchio. Interrogare un oracolo significa guardare nello specchio, e se ciò che vediamo non ci piace dobbiamo cambiare noi stessi e non allontanare gli occhi dall'immagine o cercare di abbellirla con la nostra fantasia.”

Editore

Mediterranee Edizioni

Anno Pubblicazione

2020

Formato

Libro - Pagine: 352 - 17x24cm

 

 

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